Comitato di valutazione

 

 

La composizione del comitato

  • il Comitato è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso previsto per i membri;
  • durerà in carica tre anni scolastici;
  • sarà presieduto dal dirigente scolastico;
  • i componenti dell’organo saranno: tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;
  • a questi ultimi si aggiungono due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;
  • un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

I compiti del comitato:

  • individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11; il comma 130 stabilisce che al termine del triennio 2016/2018 sarà cura degli uffici scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, predisporrà le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale.
  • esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art.11 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria;
  • in ultimo il comitato valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto.Individuazione dei criteri per la valorizzazione del meritoBonus e motivazione.Le istruzioni potrebbero arrivare dal Miur in corso d’opera, intanto in fase di istituzione del comitato, attenti alle controindicazioni non previste dalla legge 107.
  • Poiché è espressamente previsto che i provvedimenti di valorizzazione del merito, concretizzati dalla volontà del dirigente scolastico attraverso un bonus da lui assegnato, siano motivati dallo stesso, ci si chiede se tali atti siano anch’essi soggetti a pubblicazione, esternati quindi alla comunità scolastica. Peraltro la condivisione dei risultati conseguiti dai docenti destinatari del merito andrebbe ad incrociarsi con un’altra interessante novità ossia la valutazione dei dirigenti scolastici anch’essa contemplata dal comma 93 della legge 107; la lett.a) fa riferimento al criterio della “valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell’istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti collegiali”. L’esternazione dei risultati sostanzierebbe anche l’imparzialità e la trasparenza della Pubblica amministrazione malgrado il comma 3 dell’articolo 43 del D.Lgs. n.297 del 1994 stabilisca espressamente che“non sono soggetti a pubblicazione all’albo gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato”. Di recente il decreto legislativo 150 di brunettiana memoria, nel 2009 a proposito del ciclo di gestione della performance ha introdotto per le pubbliche amministrazioni il principio della definizione e dell’assegnazione degli obiettivi che nella scuola, si tradurrebbe in un sistema capace di innescare una co-partecipazione generale da parte dell’intera comunità, coinvolgendo tutti al miglioramento dell’organizzazione. L’esca del bonus farebbe da sprone.
  • Una volta eletto il comitato può insediarsi e procedere all’individuazione dei criteri per la valorizzazione del merito i quali dovrebbero essere condivisi all’intera comunità scolastica con relativa pubblicazione all’albo; la necessità della pubblicazione dei criteri verrebbe legittimata dalla trasparenza dell’operato della P.A. e dal fatto che tutti i docenti concorrono indistintamente ad essere destinatari della valorizzazione e ciascuno ha il diritto di conoscere quali siano gli obiettivi da raggiungere.
  • perché presto i collegi docenti e i consigli di istituto si scontreranno con questi dubbi e sarà bene essere precisi nella gestione relativa alla costituzione dell’organo: